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We know that too many of you have experienced significant problems with our new app which rolled out on May 7, and I want to begin by personally apologizing for disappointing you. There isn’t an employee at Sonos who isn’t pained by having let you down, and I assure you that fixing the app for all of our customers and partners has been and continues to be our 

We developed the new app to create a better experience, with the ability to drive more innovation in the future, and with the knowledge that it would get better over time. However, since launch we have found a number of issues. Fixing these issues has delayed our prior plan to quickly incorporate missing features and functionality.

Since May 7, we have released new software updates approximately every two weeks, each making significant and meaningful improvements, adding features and fixing bugs. Please see the 

 for detailed information on what has been released to date.

While these software updates have enabled the majority of our customers to have a robust experience using the Sonos app, there is more work to be done. We have prioritized the following improvements in our next phase of software updates:

Improving the stability when adding new products

Implementing Music Library configuration, browse, search, and play

User interface improvements based on customer feedback

Improving overall system stability and error handling

Improving Alarm consistency and reliability

Restoring edit mode for Playlists and the Queue

We plan to continue releasing new software updates on a bi-weekly cadence. With each release, we will share 

 and what we’re working on next in our 

We deeply appreciate your patience as we address these issues. We know we have work to do to earn back your trust and are working hard to do just that. I am always open to your feedback, you can find me via email at 

Two people using the Sonos app to control their Sonos system

Update on the Sonos app from Patrick

Gli amplificatori sono dispositivi elettronici che amplificano il segnale audio in modo che possa essere riprodotto dagli speaker o dalle cuffie. Sono necessari, qualunque sia la sorgente dalla quale si riproduce la musica (giradischi, computer portatile o lettore CD). Non è però sempre necessario acquistare un amplificatore indipendente, perché di solito oggi gli amplificatori sono integrati negli speaker.

In questa guida spiegheremo i concetti fondamentali relativi agli amplificatori e ti aiuteremo a decidere se ti serve un amplificatore per il tuo impianto.

Per spiegare il ruolo che svolge l’amplificatore nell’impianto audio di casa, vediamo innanzitutto come risulta un segnale audio 

Se riproduci un vinile senza connetterlo agli speaker, o se non accendi gli speaker, sentirai una musica appena percepibile che proviene dal giradischi stesso. È il rumore della puntina, ovvero il suono prodotto dalle sue vibrazioni mentre percorre i solchi del disco. Senza amplificazione, le vibrazioni possono essere acute oppure sommesse come un sussurro. Per trasformarsi in musica, devono essere convertite in segnale elettrico e amplificate moltissimo.

L’amplificatore è il dispositivo che aumenta l’intensità del segnale elettrico, cioè lo 

, in modo che possa essere riprodotto dallo speaker e percepito come musica. Immagina che l’amplificatore sia il muscolo dell’impianto audio, che raccoglie il segnale debole del dispositivo audio e lo incrementa al livello opportuno, perché possa essere riprodotto dagli 

La funzione principale dell’amplificatore è quindi quella di aumentare il volume dell’audio, ma svolge anche altre funzioni: regola la potenza in ingresso degli speaker, in modo da non sovraccaricarli e danneggiarli. Può anche trasformare in vari modi il suono, riducendo le distorsioni e regolando la tonalità e la frequenza del segnale audio a seconda delle tue preferenze (la cosiddetta equalizzazione).

 di un segnale elettrico debole, proveniente da una sorgente audio come il giradischi o il lettore CD. L’ampiezza misura l’intensità delle onde sonore: a un’ampiezza maggiore delle onde sonore corrisponde un volume più elevato, mentre onde di ampiezza minore producono suoni a un volume più basso.

Dopo che il segnale è stato amplificato, viene inviato agli speaker. Le vibrazioni che il segnale potenziato produce nel cono dello speaker generano onde sonore che percepisci come musica.

La maggior parte degli amplificatori permette di ottimizzare i suoni e il guadagno audio. Quest’ultima impostazione permette di specificare di quanto amplificare il segnale audio prima di inviarlo agli speaker. A un guadagno maggiore corrisponde un volume più alto, ma valori troppo elevati possono creare distorsioni sonore e dare luogo a un fenomeno chiamato “clipping”, che si verifica quando le parti superiore e inferiore di un’onda sonora vengono tagliate, perché l’amplificatore non è in grado di gestire l’ampiezza totale del segnale. Oltre a produrre un suono spiacevole, può danneggiare anche gli speaker spingendoli oltre i limiti operativi.

Fortunatamente la maggior parte degli amplificatori di qualità dispone di meccanismi integrati di protezione che impediscono che un guadagno troppo elevato provochi danni agli speaker. Limitano infatti la potenza in ingresso, evitando che lo speaker si surriscaldi o che il cono si strappi.

È bene sottolineare che tutti i tipi di amplificatori funzionano grazie all’elettricità e, se non dispongono di una batteria, devono essere collegati a una presa di corrente.

Amp accanto a un giradischi su un ripiano

Quando è necessario disporre di un amplificatore?

Il punto fondamentale da tenere presente è che, per ascoltare la musica o guardare un film con un 

. Se non lo vedi nell’impianto audio di casa, potrebbe esserci un buon motivo.

L’amplificatore è infatti un componente indispensabile, ma non deve per forza essere 

. Nella maggior parte degli speaker Sonos, ad esempio, l’amplificatore è integrato, così puoi usarli immediatamente. Gli speaker di questo tipo sono chiamati 

 o alimentati, perché generano la potenza elettrica necessaria al loro funzionamento senza l’ausilio di un amplificatore esterno.

Gli speaker senza amplificatore integrato sono definiti invece speaker passivi. Vengono usati prevalentemente negli 

, in cui gli speaker sono collocati discretamente sulle pareti o sul soffitto della stanza. Per funzionare, gli speaker passivi hanno bisogno di un amplificatore esterno, come l’amplificatore Wi-Fi 

 dipende in larga misura dal sistema audio che hai già e dalle tue preferenze: ad esempio, se preferisci collegare gli speaker a un amplificatore esterno oppure no. Con tutta probabilità, un 

 con speaker a soffitto o a parete dovrà essere alimentato da un amplificatore esterno, ma puoi ottenere un audio surround incredibilmente realistico anche con una coppia di speaker Sonos 

, ad esempio. Ogni speaker è dotato di sei amplificatori digitali classe D, che ti permettono di godere di un’esperienza audio intensa.

Se vuoi aggiungere al sistema audio di casa alcuni speaker da incasso o da esterno, ti servirà un amplificatore di qualità che sia in grado di offrire la potenza necessaria per ascoltare i contenuti in più stanze. In questo caso 

 può essere utile: i 125 watt per canale che riesce a offrire sono più che sufficienti per produrre un audio ad alto volume nitido e senza distorsioni. Se vuoi creare un 

 o una smart home facile da gestire, con Sonos Amp non puoi sbagliare.

Che cosa sono gli amplificatori? Sono davvero necessari?

Si dice che le azioni contino più delle parole, ma se non riesci a sentire i dialoghi della tua serie TV preferita, è un’amara consolazione. Dialoghi arguti, brillanti e, soprattutto, che si sentano bene sono il cuore dei migliori film e programmi, ma se l’audio non è configurato correttamente, può essere difficile cogliere i dettagli delle conversazioni tra i personaggi.

Si può risolvere il problema in diversi modi, ad esempio modificando la configurazione dell’audio della TV oppure acquistando un sistema home theater di qualità. In questa guida spiegheremo come migliorare l’audio della TV in cinque passaggi, così non dovrai più attivare i sottotitoli.

1. Controlla le impostazioni audio del servizio di streaming

Se i dialoghi del film o della serie che stai guardando in streaming sono ovattati, controlla prima di tutto le impostazioni audio del servizio di streaming. Molti servizi di streaming rilevano e ottimizzano automaticamente l’audio a seconda delle caratteristiche del dispositivo, ma questo sistema non sempre funziona come dovrebbe.

Ad esempio, per molti titoli di Netflix si può riprodurre l’

. Tuttavia, per riprodurre l’audio surround sono necessari sistemi che lo supportino, e i dispositivi meno recenti non sono compatibili. Netflix non riesce sempre a rilevare correttamente le caratteristiche del dispositivo e può impostare l’audio surround 5.1 anche quando il sistema non è 5.1. Se il formato audio non corrisponde alle caratteristiche del sistema, la qualità audio sarà mediocre, quindi verifica sempre che le impostazioni audio del servizio di streaming siano adeguate al sistema.

Di solito il processo di downmix è abbastanza preciso, ma a volte può produrre dialoghi confusi o non omogenei. Perciò, controlla sempre che le impostazioni audio del servizio di streaming corrispondano alle caratteristiche del dispositivo. Di solito, gli speaker integrati dei computer portatili o delle TV hanno solo un’uscita audio stereo. Se vuoi goderti un audio di qualità, dovrai passare probabilmente a un 

Consiglio: cerca la versione con miglioramento del parlato dei tuoi titoli preferiti

Anche se la configurazione dei livelli audio è corretta, i dialoghi potrebbero aver bisogno di un po’ più di energia. Se stai guardando una scena d’azione dove conversazioni a bassa voce sono accompagnate da fragorose esplosioni oppure se i personaggi del film parlano con un forte accento,

non disperare: alcuni servizi, come Amazon Prime, offrono versioni con miglioramento del parlato di alcuni contenuti. Prima di iniziare a guardare la tua serie preferita, controlla se è disponibile una versione di questo tipo.

Se l’audio del servizio di streaming è impostato correttamente, il passaggio successivo è controllare le impostazioni della TV. Ti consigliamo di controllarle comunque, anche se non usi gli speaker integrati della TV, perché le impostazioni dell’uscita audio della TV potrebbero incidere sull’audio riprodotto dall’impianto home theater.

Se i dialoghi sono poco chiari o del tutto incomprensibili, di solito è a causa delle basse frequenze. I bassi, infatti, aggiungono profondità e potenza ai rumori delle esplosioni e alle colonne sonore sinfoniche, ma allo stesso tempo rendono difficile distinguere le conversazioni. Ciò accade perché il parlato rientra tra le frequenze medie, che vengono soffocate se si accentuano troppo i bassi.

È possibile che i bassi siano configurati su valori troppo elevati nelle impostazioni della TV. Prima di modificare i valori delle singole frequenze, puoi provare a usare alcune delle impostazioni audio preconfigurate, per vedere se il problema si risolve. Molte TV dispongono di modalità audio pensate appositamente per rendere più nitide le voci: cerca impostazioni come “Parlato” o “Dialoghi”. Se non ci sono, prova le impostazioni predefinite che amplificano le frequenze medie dell’audio della TV.

Alcune TV offrono una funzionalità definita “compressione del range dinamico”, che serve a rendere omogenea l’uscita audio, amplificando i suoni più deboli e riducendo l’intensità di quelli più forti. In questo modo si può aumentare l’intensità sonora dei dialoghi e renderli più comprensibili, senza bisogno di alzare il volume della TV. Ovviamente il fragore del crash della batteria o il boato delle esplosioni non avranno lo stesso effetto travolgente di prima, ma almeno riuscirai a sentire cosa dicono i personaggi (e a evitare le lamentele dei vicini).

Un uomo usa un paio di cuffie Sonos Ace bianche

Una famiglia guarda la TV collegata a Beam bianca, Sub Mini e una coppia di Era 100

La potenza degli speaker integrati nella TV è limitata: di solito sono di piccole dimensioni e in grado di riprodurre una gamma di frequenze ridotta. Se vuoi un audio che offra la massima nitidezza e un’ampia gamma di sfumature sonore, puoi aggiungere una soundbar.

 può creare un audio tridimensionale coinvolgente che sembra provenire da ogni direzione. Alcune soundbar premium, come Sonos Arc, dispongono della tecnologia Dolby Atmos, che proietta i suoni in tutte le direzioni per aumentare la nitidezza dei dialoghi, anche quando sono solo sussurrati.

 gli speaker surround, la soundbar è il modo migliore per ottenere un’esperienza da cinema anche a casa. È inoltre un’ottima soluzione se non hai molto spazio o preferisci un impianto senza cavi. Molte soundbar, infatti, sono progettate per essere montate a parete o posizionate sopra un mobile.

4. Per un audio più coinvolgente aggiungi anche gli speaker posteriori

Il passaggio seguente per risolvere definitivamente il problema dei dialoghi incomprensibili (e ottenere allo stesso tempo un’esperienza audio estremamente nitida) è quello di aggiungere altri speaker all’impianto. La soundbar è il dispositivo principale da cui iniziare. In seguito potrai aggiungere una coppia di speaker posteriori e un 

 per ottenere un’autentica esperienza audio surround.

 significa letteralmente “avvolgente” ed è usato per descrivere un sistema audio coinvolgente in cui i suoni provengono da tutte le direzioni: da destra, da sinistra, dal davanti, da dietro e dall’alto. Un sistema audio surround con Dolby Atmos rende l’esperienza ancora più coinvolgente, perché proietta i suoni verso l’alto e li fa rimbalzare sul soffitto, in modo che ricadano a pioggia verso l’ascoltatore. Per ottenere un’esperienza audio spaziale realistica basta una soundbar, ma se vuoi il meglio puoi optare per un 

Un uomo guarda la TV con Arc nero e le cuffie Sonos Ace

Certo, investire in un sistema home theater completo potrebbe non essere fattibile, o magari i vicini o i coinquilini potrebbero non vedere di buon occhio un sistema audio surround completo. Se guardi la TV da solo, il modo migliore per ottenere dialoghi chiari è usare un paio di cuffie di qualità,

anche se hai già un impianto home theater. Con le cuffie 

, ad esempio, puoi trasferire l’audio della TV dalla soundbar Sonos alle cuffie per goderti un’esperienza audio surround privata. Se i menu delle impostazioni audio stanno mettendo a dura prova la tua pazienza e non vedi l’ora di guardare l’ultima puntata della tua serie preferita, collega le cuffie in wireless e goditi i dialoghi.

Con Sonos non ti perderai neanche una parola

Ti farà piacere sapere che non capita solo a te: la difficoltà nel comprendere i dialoghi è molto diffusa, e non è detto che la causa siano i problemi d’udito. Tutti i prodotti Sonos sono progettati per offrirti un audio incredibilmente nitido, anche durante i dialoghi. Abbiamo ottimizzato i 

 Sonos con la collaborazione di tecnici del suono premi Oscar, per farti sentire chiaramente anche il più lieve sussurro. Inoltre, grazie alle funzionalità aggiuntive disponibili nell’app Sonos, come il 

, non ci sarà più bisogno di attivare i sottotitoli.

Beam nera sotto una TV; Sub nero sul pavimento

Dialoghi più chiari per le serie TV e i film

Le cuffie hanno molti meriti. Ad esempio, sono la soluzione migliore per non sentire il trambusto di un ufficio affollato o di un vagone della metro pieno, ma un paio di cuffie di qualità può offrire ben altro: un’esperienza d’ascolto coinvolgente in cui la musica sembra provenire da ogni direzione.

È possibile adorare così tanto un paio di cuffie da rischiare di esagerare? Non siamo qui per rispondere a questa domanda, ma vogliamo chiarire alcuni dubbi relativi alla sicurezza delle cuffie. Ti sei mai chiesto se il volume delle cuffie è troppo alto o se le indossi troppo a lungo? Se sì, sei nel posto giusto.

In generale, le cuffie Bluetooth sono considerate sicure per un utilizzo generico, e ad oggi non ci sono studi che indicano che la tecnologia Bluetooth possa rappresentare un rischio per la salute.

I dispositivi wireless con tecnologia Bluetooth emettono un tipo di radiazioni elettromagnetiche dette radiazioni a radiofrequenze (RF). È lo stesso tipo di radiazioni emesse dagli smartphone, dalle TV, dai computer portatili e da molti altri dispositivi elettronici di uso comune.

Esistono due tipi di radiazioni a radiofrequenze: le radiazioni ionizzanti e quelle non ionizzanti. Quelle emesse dai dispositivi Bluetooth sono di tipo non ionizzante. Le radiazioni ionizzanti (come quelle usate per le radiografie, ad esempio) possono costituire un rischio per la salute in caso di esposizioni ripetute o prolungate. Le radiazioni non ionizzanti sono invece considerate sicure per gli esseri umani.

Per quanto tempo è consigliabile indossare le cuffie?

Ascoltare a lungo suoni ad alto volume può danneggiare l’udito. Ma che cosa si intende esattamente per “alto volume”? La risposta dipende da diversi fattori, che includono non solo l’

Applichiamo quanto appena detto alle cuffie. L’intensità dell’audio in uscita di un paio di cuffie va da 60 a circa 110 decibel (dB). I comandi del volume del telefono o di altri dispositivi audio non corrispondono esattamente all’uscita in decibel, ma solitamente, quando il livello del volume è tra il 50 e il 60%, l’uscita audio è di circa 80-85 dB.

 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per evitare danni all’udito si possono ascoltare suoni a 100 dB solo per 15 minuti al giorno: 

in generale, quindi, non soltanto la musica. Se prendi tutti i giorni la metropolitana e mentre aspetti senti lo stridere dei freni del treno in arrivo (circa 100 dB), dovresti ridurre di qualche minuto il tempo di uso giornaliero delle cuffie, specialmente se di solito ascolti ad alto volume.

Puoi aumentare i tempi di ascolto con le cuffie mettendo in atto alcuni consigli pratici, come fare una pausa ogni tanto o usare i tappi per le orecchie quando ti trovi in ambienti chiassosi, ad esempio a un concerto oppure a un evento sportivo.

Qual è il volume massimo a cui ascoltare con le cuffie?

Poco fa abbiamo sottolineato come il volume non dipenda solo dall’intensità dei suoni, ma anche dalla durata e dalla frequenza dell’esposizione a tali suoni. Perciò, in alcuni casi si può ascoltare a un certo volume in sicurezza per un’ora o più, mentre in altri possono bastare pochi minuti per danneggiare l’udito.

 avverte che suoni da 80-85 dB (che equivalgono all’incirca al volume al 50/60% sul tuo dispositivo) possono danneggiare l’udito dopo due ore di ascolto. L’intervallo di tempo in cui si può ascoltare in sicurezza diminuisce dopo tale soglia: con suoni a 95 dB possono verificarsi danni all’udito dopo 50 minuti, mentre una volta raggiunti i 100 dB (vicino al volume massimo) possono avvenire dopo soli 15 minuti.

Il volume massimo della maggior parte delle cuffie in commercio è leggermente superiore al limite di 100 dB, quindi devi fare attenzione e resistere alla tentazione di impostarlo al massimo. Se c’è una canzone che va veramente ascoltata a tutto volume, ti capiamo, ma cerca di bilanciare ascoltando tutto il resto a un volume più basso o per periodi più brevi.

Una donna indossa le cuffie Sonos Ace mentre usa un tablet

Qual è il modo migliore di indossare le cuffie?

Il volume dipende anche dalle cuffie che scegli.

Se rimangono salde e aderenti, neutralizzano meglio il rumore in eccesso e ti permettono di ascoltare a un volume più basso, soprattutto in ambienti affollati e chiassosi, ad esempio nel tragitto verso il lavoro. Indossare le cuffie in modo che rimangano salde non significa però rinunciare alla comodità: per questo le cuffie Sonos Ace sono dotate di padiglioni imbottiti in memory foam e di un archetto regolabile.

Le cuffie con cancellazione attiva del rumore, come Sonos Ace, neutralizzano inoltre i rumori provenienti dall’ambiente esterno e permettono di ascoltare a un volume più basso senza perdersi niente.

Nella community del gaming online sono apparsi recentemente messaggi che parlano di un 

, in riferimento a un incavo a forma di arco che si formerebbe sul cranio quando si indossano le cuffie per ore, giorni o addirittura settimane. Vogliamo tranquillizzarti: è 

 che le cuffie possano provocare la formazione di un solco nella testa.

Se hai notato qualcosa di simile, con tutta probabilità si tratta semplicemente del segno lasciato dalle cuffie sui capelli o sulla pelle dopo che le hai indossate a lungo. Possono produrre lo stesso effetto altri accessori che si indossano sulla testa, come i cappelli, i cerchietti e anche gli occhiali da sole. In ogni caso, il segno dovrebbe scomparire in pochi minuti o qualche ora. Se senti dolore, probabilmente è perché le cuffie sono troppo strette: prova a regolare la lunghezza dell’archetto o aggiungi una protezione sotto le cuffie, come un cappello o un berretto.

Le cuffie provocano la caduta dei capelli?

Questa diceria è probabilmente legata alla leggenda metropolitana che attribuiva la stessa colpa ai cappelli: non ci sono prove scientifiche che confermino questa teoria.

Dipende dall’area geografica in cui vivi, ma in molti casi la risposta non è un semplice sì o no. In alcuni stati degli Stati Uniti sono vietate le cuffie over-ear, ma è permesso l’uso di un solo auricolare. In altri stati e in altri Paesi potrebbero essere in vigore leggi che vietano l’uso delle cuffie, salvo in caso di deficit uditivo.

Prima di metterti al volante con le cuffie, controlla le leggi vigenti nel tuo Paese. L’Unione Europea ha messo a disposizione un sito web ufficiale dove puoi consultare il 

 di tutti i Paesi europei. Per gli Stati Uniti e per altre zone, rivolgiti alle autorità competenti.

Ma anche se non è illegale, è una buona idea guidare con le cuffie? Tieni presente che se guidi mentre ascolti la musica ad alto volume con le cuffie, l’attenzione e la capacità di sentire i suoni dell’ambiente esterno vengono compromesse ed è più probabile non notare segnali importanti. Nella maggior parte dei casi, è meglio evitare.

Ascoltare la musica la sera può aiutare ad alleviare i sintomi associati all’acufene e sentire registrazioni di sessioni di meditazione oppure rumori ambientali può essere utile per rilassarsi o per addormentarsi.

In generale, dormire con le cuffie non comporta pericoli, ma è bene seguire questi consigli:

 se ti addormenti mentre indossi le cuffie, è molto probabile che trascorrerai almeno otto ore ascoltando la musica. Se il volume è superiore a 80-85 dB, è facile danneggiare l’udito. In generale, imposta il volume più basso possibile prima di addormentarti. Se ascolti su Spotify, approfitta del 

, che permette di interrompere la riproduzione della musica dopo che ti sei addormentato. Altri servizi di streaming offrono opzioni simili.

Non usare la funzionalità di cancellazione del rumore di notte:

 anche se stai dormendo, devi essere in grado di svegliarti in caso di emergenza. Se rischi di non sentire la sveglia, la suoneria del telefono o un qualsiasi altro suono, disattiva la funzionalità di cancellazione del rumore prima di andare a letto.

Se possibile, evita di usare gli auricolari:

 indossarli a lungo può essere scomodo. Inoltre, gli auricolari possono trattenere l’umidità nel condotto uditivo, creando un ambiente favorevole per le infezioni. È meglio usare un paio di cuffie over-ear o uno speaker, se possibile.

Massimo comfort per tutta la giornata con Sonos Ace

Seguendo i consigli di questo post e ascoltando a un volume moderato che non danneggia l’udito, puoi indossare le cuffie anche tutto il giorno, e per goderti un’esperienza d’ascolto coinvolgente tutto il giorno non ci sono cuffie migliori di Sonos Ace.

Grazie ai driver progettati su misura dai migliori esperti del settore musicale, le cuffie Sonos Ace ti avvolgono in un audio tridimensionale estremamente realistico ovunque tu vada. Inoltre, grazie alla batteria con un’autonomia fino a 30 ore con la funzione di cancellazione attiva del rumore, puoi perderti nel tuo universo sonoro personale tutto il tempo che vuoi.

Un uomo indossa un paio di cuffie Sonos Ace bianche

Guida completa su come indossare le cuffie

Se stai per acquistare un nuovo paio di cuffie avrai dei dubbi, ad esempio: da dove comincio? I progressi nelle tecnologie applicate alle cuffie hanno introdotto funzionalità rivoluzionarie, come la cancellazione attiva del rumore e la riproduzione di contenuti audio lossless tramite Bluetooth, ma hanno anche dato vita a un fiorente mercato di prodotti che competono per attirare la tua attenzione.

Non preoccuparti però, tra tutti questi prodotti ci sono senz’altro le cuffie che fanno per te: dagli auricolari alle cuffie over-ear, dai modelli wireless a quelli dotati di cavo. In questa guida illustreremo gli aspetti principali da tenere presente quando acquisti un paio di cuffie, come la qualità audio, la durata della batteria e tutte le altre funzionalità che non puoi farti mancare.

Il primo passo nella scelta delle nuove cuffie è decidere quale tipo preferisci. Ne esistono principalmente tre, classificati in base a come coprono l’orecchio:

 sono caratterizzate da padiglioni molto grandi che avvolgono l’orecchio completamente, creando un’aderenza perfetta. Per una maggiore comodità, i padiglioni sono solitamente imbottiti e collegati da un archetto regolabile.

 si appoggiano sull’orecchio, ma senza avvolgerlo. Di solito sono più compatte rispetto a quelle over-ear, ma offrono un’esperienza meno coinvolgente e non sono altrettanto comode.

 si inseriscono nel condotto uditivo e hanno un’estremità ergonomica che si adatta alla forma dell’interno dell’orecchio. Sono l’alternativa più piccola e pratica, e i modelli migliori offrono una buona qualità audio e funzionalità come la cancellazione attiva del rumore.

Per saperne di più su come scegliere il tipo più adatto alle tue esigenze, consulta la guida: 

Sono meglio gli auricolari, le cuffie over-ear o le cuffie on-ear?

Illustrazione che rappresenta la superficie dell’orecchio occupata dagli auricolari, dalle cuffie on-ear e dalle cuffie over-ear

Non esistono cuffie adatte a ogni utilizzo: a seconda della situazione, un tipo di cuffie può essere meglio di altri.

Per correre al mattino d’inverno, ad esempio, potrebbe essere più comodo un paio di cuffie on-ear resistenti al sudore, e per viaggiare magari preferisci le cuffie over-ear con cancellazione del rumore. Non credere che un tipo di cuffie vada bene per ogni situazione, ma se il budget è limitato puoi provare a sceglierne uno con cui fare 

Pensa a dove usi più spesso le cuffie e a come le usi per decidere a quali funzionalità dare più importanza. Un paio di cuffie dotate di cavo, ad esempio, può offrire una qualità audio migliore se collegato direttamente al giradischi, ma se invece devi schivare i pendolari in metropolitana è più indicato un paio di cuffie wireless.

Preferisci le cuffie dotate di cavo o wireless?

Nel mondo delle cuffie la connettività Bluetooth e wireless è senz’altro la più diffusa, e la maggior parte dei modelli tra cui sceglierai sarà probabilmente wireless. C’è però un buon motivo per preferire invece un paio di cuffie dotate di cavo?

Sì. Le cuffie dotate di cavo offrono ancora qualche vantaggio, e alcuni continuano a preferirle. Gli audiofili che usano le cuffie perlopiù a casa potrebbero propendere per quelle dotate di cavo, perché sono connesse direttamente al dispositivo audio e possono fornire una qualità audio più costante. Inoltre, le cuffie dotate di cavo sono tuttora una soluzione pratica per i viaggi in aereo, perché si possono collegare direttamente alla presa per le cuffie disponibile sulla maggior parte dei sistemi di intrattenimento offerti dalle compagnie aeree.

Oggi, tuttavia, è difficile rinunciare alla tecnologia wireless, specialmente se si tratta delle cuffie 

, che offrono la riproduzione di contenuti audio lossless tramite Bluetooth ma si possono anche collegare via cavo, se necessario.

Magari pensi che la caratteristica più importante delle cuffie sia la praticità, ma un modello di qualità può offrirti l’esperienza audio più intensa e personale che tu abbia mai provato. Credi che la qualità audio sia importante, ma non sai come valutarla? Tieni conto di questi elementi fondamentali:

 è la capacità delle cuffie di riprodurre l’intero spettro delle frequenze udibili. Alcune cuffie sono ottimizzate per l’amplificazione dei bassi, mentre altre danno la priorità agli acuti, tanto che le basse frequenze si percepiscono appena. L’opzione migliore per la maggior parte degli utenti è un modello che offra una risposta di frequenza bilanciata e non enfatizzi eccessivamente nessuno dei due estremi.

” è un termine tecnico che fa riferimento alla capacità degli amplificatori delle cuffie di opporre resistenza alla corrente elettrica che li attraversa. Di solito, l’impedenza è maggiore nei modelli di fascia alta, che a volte necessitano di un amplificatore in più. Prima di acquistare un paio di cuffie, controlla il valore di impedenza dichiarato. Nella maggior parte dei casi, un valore inferiore a 25-30 ohm non rappresenta un problema.

 si riferisce alla porzione di segnale audio che raggiunge il condotto uditivo senza disperdersi nell’ambiente. In generale, i risultati migliori si ottengono con le cuffie che avvolgono meglio l’orecchio o con gli auricolari si inseriscono all’interno. Un’aderenza migliore ti permette anche di ascoltare a un volume più basso, a vantaggio dell’udito.

Se cerchi la fedeltà audio ma non vuoi preoccuparti dei termini tecnici, prova Sonos Ace. Abbiamo consultato i maggiori produttori, tecnici e artisti del settore per ottimizzare e progettare su misura i driver delle nuove cuffie Sonos. Ne è nata un’esperienza sonora estremamente realistica, che esalta tutta la gamma di frequenze, dai bassi agli acuti. Se preferisci un audio ancora più ottimizzato, puoi personalizzare l’equalizzazione in tutta facilità con l’app Sonos.

Confronto delle funzionalità di cancellazione del rumore

Un altro aspetto che determina la qualità dell’audio delle cuffie e che spesso viene sottovalutato è la cancellazione del rumore, una tecnologia che neutralizza i suoni dell’ambiente circostante (il chiacchiericcio dell’ufficio, il rumore del traffico, il ronzio di sottofondo che si sente in aereo) e impedisce che interferiscano con l’audio riprodotto dalle cuffie.

Esistono due tipi di cancellazione del rumore, che possono essere usati anche insieme:

 si ottiene con materiali insonorizzanti e facendo in modo che le cuffie siano il più aderenti possibile all’orecchio. Alcuni materiali sono più efficienti nel bloccare (o ridurre) i suoni dell’ambiente circostante e sono quelli che si dovrebbero impiegare in un paio di cuffie ben realizzate.

 è una tecnologia che sfrutta piccoli microfoni integrati e uno speaker: i microfoni registrano i suoni dell’ambiente circostante e li trasmettono allo speaker, che genera onde sonore uguali ma invertite per neutralizzarli. È una funzionalità che nella maggior parte dei modelli di cuffie deve essere attivata, e da ciò deriva il nome.

Alcune cuffie dispongono anche di un’altra modalità, chiamata

, che ha un effetto opposto a quello che si ottiene con la cancellazione del rumore e 

 per farti sentire meglio quello che succede intorno a te in situazioni in cui potrebbe essere importante, ad esempio mentre vai in bicicletta o cammini in una strada affollata.

Come funzionano le cuffie con cancellazione del rumore?

Un’onda sonora proveniente dall’esterno raggiunge le cuffie. Il sistema di cancellazione attiva del rumore sovrappone all’onda proveniente dall’esterno un’onda contraria, evitando che i suoni penetrino all’interno delle cuffie.

Se vuoi acquistare un modello wireless, la durata della batteria è uno degli elementi fondamentali da considerare. Chi vuole rimanere senza batteria nel lungo tragitto che lo porta al lavoro?

Rispetto agli auricolari, le cuffie over-ear hanno di solito una batteria che dura più a lungo, perché c’è abbastanza spazio per inserire batterie più grandi. Gli auricolari, però, sono spesso dotati di una piccola custodia elettronica che permette di mantenere la carica più a lungo.

La durata della batteria è stata una delle nostre priorità nel progettare le cuffie Sonos Ace, che offrono un’autonomia fino a 30 ore con la funzione di cancellazione attiva del rumore. Quando la batteria è scarica, per utilizzare di nuovo le cuffie non dovrai aspettare a lungo: grazie alla ricarica rapida, avrai altre tre ore di autonomia ricaricandole per soli tre minuti.

Sta a te decidere se un paio di cuffie è comodo o calza bene, proprio come per i vestiti che indossi.

Alcuni preferiscono le cuffie over-ear, che non premono sull’orecchio e sono dotati di comodi padiglioni imbottiti, mentre altri apprezzano la leggerezza degli auricolari. La comodità dipende molto dal giudizio (e dall’orecchio) di chi indossa le cuffie, quindi provane diverse prima di scegliere.

Una donna al ristorante usa un paio di cuffie Sonos Ace bianche

Se di solito usi le cuffie per partecipare alle riunioni di lavoro o per le chiamate personali, la nitidezza delle chiamate è un’altra delle caratteristiche a cui prestare attenzione.

Per questo tipo di situazioni, le cuffie on-ear e over-ear sono la scelta migliore, perché avendo dimensioni maggiori possono ospitare più di un microfono: uno per registrare e neutralizzare i rumori ambientali e un altro sintonizzato sulle frequenze della voce di chi indossa le cuffie. In queste cuffie, inoltre, c’è più spazio per posizionare il microfono vicino alla bocca di chi parla, e questo permette di captare un segnale più chiaro.

Tuttavia, la nitidezza di una chiamata non dipende solo dalla qualità dei microfoni, ma anche dal software che elabora il segnale. Per questo le cuffie Sonos Ace implementano la tecnologia di amplificazione della voce, che permette di distinguere in modo più netto la voce dai suoni ambientali, e quella di eliminazione dei rumori di sottofondo, che individua suoni come le voci dei bambini che giocano e li attenua.

Oggi molte cuffie di gamma alta non sono più semplici dispositivi che servono ad ascoltare contenuti, ma piccoli computer dotati di un software che permette a chi le indossa di controllare completamente l’esperienza d’ascolto. Il software integrato nelle cuffie Sonos Ace, ad esempio, consente il rilevamento dinamico della posizione della testa, per adattare i suoni ai movimenti e alle posizioni della testa di chi ascolta e offrire un audio ancora più coinvolgente. In più, con l’audio spaziale di Dolby Atmos, vivrai un’esperienza sonora tridimensionale che ti mette al centro dell’azione ovunque ti trovi.

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