Guida introduttiva all’audio spaziale
Ed Gillett
Guest writer
Sonos Era 300 è il nostro primo speaker all-in-one che supporta l’audio spaziale con Dolby Atmos e rende più facile che mai godere di un audio coinvolgente e molto più realistico. Ma che cos’è esattamente l’audio spaziale? Continua a leggere per scoprirlo.
Se ultimamente hai visto il termine “audio spaziale” e ti sei chiesto cosa significa, non sei il solo. L’audio spaziale è l’espressione più avanzata della tecnologia audio e dell’architettura sonora odierne e c’è ancora molta confusione sul significato del termine e sull’effetto che ha dal punto di vista dell’ascolto.
In questo articolo spiegheremo perché l’audio spaziale può dare più profondità e rendere più coinvolgenti la musica e i film e in che modo si può ascoltare con il Sonos System.
Che cos’è l’audio spaziale?
In breve, l’audio spaziale è un’esperienza d’ascolto tridimensionale coinvolgente. Sfruttando diversi canali di ogni speaker che proiettano il suono verso l’esterno, posiziona ciascun suono (chiamato “oggetto”) nello spazio con una precisione e una varietà di gran lunga superiore rispetto all’audio stereo tradizionale.
La maggior parte della musica che ascoltiamo oggi è registrata in mono (il suono proviene da un solo canale) o in stereo (il suono viene separato in due canali, destro e sinistro).
Nelle registrazioni mono, i diversi elementi che compongono una canzone (la chitarra, la batteria e la voce) vengono combinati e poi riprodotti attraverso un singolo “flusso” audio. L’effetto è che sembrano provenire tutti dallo stesso punto. Nelle registrazioni stereo, invece, gli elementi sonori vengono separati e assegnati a uno dei due canali, dando alla musica ampiezza e direttività. È per questo che si riesce a distinguere l’assolo di chitarra a sinistra e le voci secondarie a destra, come se si stesse assistendo a un concerto dal vivo. Questo effetto prende il nome di “campo sonoro”.
Quando si ascoltano i contenuti in mono o in stereo, gli speaker sono posizionati allo stesso livello e creano un’esperienza audio bidimensionale. L’audio spaziale aggiunge invece un’altra dimensione: l’altezza.
Grazie alle tecnologie usate per l’audio spaziale, ora i tecnici del suono e gli artisti possono posizionare i suoni in uno spazio tridimensionale, che non è più limitato a due soli canali. Si hanno quindi innumerevoli possibilità creative. I suoni percepiti non provengono più solo da destra e da sinistra, ma anche dalla zona frontale e dall’alto, e si crea un campo sonoro multidimensionale.
“L’audio spaziale è la nuova frontiera dell’ascolto”, afferma Sarah Ryan, Senior Manager of Product Marketing di Sonos, che ha seguito da vicino lo sviluppo di Era 300.
“Gli artisti e i creatori hanno molte più possibilità a disposizione”, spiega.
“In ‘Rocket Man’ di Elton John si possono posizionare il glissato della chitarra in alto, come se sovrastasse il coro, oppure collocare determinati elementi sonori in punti precisi dello spazio per un certo periodo di tempo, quasi come se nella stanza ci fosse l’artista o la band”.
Audio da cinema di nuova generazione
Oltre ad ampliare gli orizzonti sonori della tua musica preferita, l’audio spaziale può anche migliorare radicalmente l’home theater.
Per ottenere un audio surround multicanale, di solito sono necessari almeno quattro speaker posteriori: due a sinistra e due a destra del divano, e almeno due posizionati in alto. Puoi ottenere lo stesso audio multidimensionale usando solo due Era 300 come speaker posteriori dell’impianto home theater, perché i canali alti e laterali di ciascuno speaker creano un campo sonoro avvolgente che riempie la stanza.
Come funziona?
L’audio spaziale di Sonos Era 300 si ottiene con Dolby Atmos, la tecnologia leader per quel che riguarda l’audio basato sugli oggetti. Dolby Atmos elabora dinamicamente una mappa tridimensionale degli oggetti audio e poi li posiziona in diversi punti della stanza a seconda della posizione dello speaker.
Per creare la sensazione che il suono provenga dall’alto, i driver dello speaker rivolti verso l’alto lo fanno rimbalzare sul soffitto. I suoni riflessi, insieme a quelli provenienti direttamente dallo speaker, danno l’impressione che l’audio provenga da tutte le direzioni.
“Tra le espressioni che utilizzo per descrivere Era 300 c’è il termine proiettore sonoro”, rivela Doug Button, Lead Audio Systems Engineer di Sonos, che ha messo i suoi 38 anni di esperienza nella progettazione di speaker al servizio dello sviluppo di Era 300, per trasformarlo in un nuovo punto di riferimento nel panorama dell’audio spaziale.
Nella progettazione di Era 300 Sonos utilizza le guide d’onda e una tecnologia chiamata beamforming per concentrare il suono in un punto preciso dello spazio e impedire che si disperda orizzontalmente.
“Per evitare che tutti i suoni raggiungano direttamente l’ascoltatore, vengono riflessi sulle pareti e sul soffitto in modo da creare un contesto sonoro che si sviluppa sia in altezza che in larghezza”, spiega Button. “Abbiamo capito che per ottenere lo scopo che ci eravamo prefissi, non era sufficiente indirizzare il driver nella direzione giusta, ma era necessario utilizzare le guide d’onda ed elaborare i segnali acustici”.
Un design rivoluzionario
Per creare l’esperienza d’ascolto coinvolgente di Era 300 sono state necessarie innumerevoli innovazioni e collaborazioni tra il team dei tecnici audio e quello degli industrial designer di Sonos.
“Uno dei requisiti irrinunciabili di ogni prodotto Sonos è che i dialoghi e la nitidezza della voce siano incredibili”, afferma Button. “Ma i nostri primi prototipi non lo soddisfacevano appieno. Utilizzavamo due woofer nella parte anteriore e una guida d’onda piccola, e la soluzione non funzionava bene”.
In un momento di ispirazione, Philippe Vossel, Principal Industrial Designer, ha disegnato un nuovo schema di Era 300 con i due woofer ai lati. Ciò ha consentito a Button di elaborare ulteriori soluzioni tecniche e a Vossel di trovare nuove opzioni per il design: ancora una volta il lavoro di squadra si è dimostrato davvero prezioso.
“La nuova posizione dei woofer ha consentito di liberare l’intera parte anteriore dello speaker e ha lasciato libero uno spazio che sarebbe servito alla perfezione per installare una guida d’onda e migliorare la nitidezza del parlato”, ricorda Button. “Ha creato anche uno spazio naturale in cui [Philippe] poteva progettare l’interfaccia utente”.
Trovare la posizione ideale per le guide d’onda e i woofer è stato però solo il primo dei problemi. C’erano da considerare anche i driver rivolti verso l’alto, che sono componenti fondamentali per creare una vera esperienza audio spaziale.
“Sentivo che i suoni provenivano ancora dallo speaker invece che dal soffitto”, spiega Button. “Non mi sembrava che fluttuassero nell’aria”.
Grazie a un’altra collaborazione, Paul Peace, Director of Audio Platform Engineering, ha trovato una soluzione per eliminare i suoni indesiderati provenienti dallo speaker e rivolti in avanti. È stato in quel momento “che tutti i pezzi del puzzle sono andati al loro posto”, continua Button.
“La vera magia è iniziata con i test di ascolto”, spiega Button. “Le persone hanno cominciato a chiederci: siete sicuri che un audio del genere provenga da uno speaker così piccolo?”.
Posizionamento
Visto il modo in cui funziona l’audio tridimensionale, il posizionamento di Sonos Era 300 è importante. Per permettere allo speaker di diffondere il suono nella maniera più efficace, è meglio lasciare uno spazio libero sopra e ai lati dello speaker e non sistemarlo dentro una libreria, perché potrebbe ostacolare la propagazione del suono. Qui troverai altri consigli sul posizionamento dello speaker.
Perché dovrei ascoltare i contenuti con audio spaziale?
Proprio come in passato l’audio stereo è stata una rivoluzione rispetto all’audio mono, oggi con l’audio spaziale si crea un rapporto nuovo tra gli artisti e il pubblico che li ascolta.
L’audio spaziale ti permette di ascoltare la musica con una chiarezza, una precisione e una profondità impensabili prima d’ora. Ti sembrerà di trovarti nella stanza insieme all’artista e di ascoltare la musica esattamente come è stata registrata in studio o persino di trovarti dentro alla canzone. Per i film, l’audio spaziale offre un realismo e un coinvolgimento senza precedenti, e ti catapulta al centro dell’azione.
Senti tu stesso la differenza
Per via del modo in cui il suono viene riflesso dalle pareti e dal pavimento, gli impianti stereo classici hanno di solito un punto di ascolto ottimale all’interno della stanza, che corrisponde al punto preciso in cui sederti per godere dell’esperienza d’ascolto migliore. A differenza dell’audio stereo, con l’audio spaziale il suono si diffonde invece in tutte le direzioni e l’intera stanza diventa il punto di ascolto ottimale, quindi potrai sentire ogni sfumatura sonora indipendentemente da dove sarai seduto.
Il team Sound Experience di Sonos ha scelto accuratamente alcuni brani che ti permetteranno di godere appieno dell’audio spaziale. Puoi ascoltare la playlist curata dal team qui, su Amazon Music Unlimited.
Come si ascoltano i contenuti con audio spaziale su Sonos?
Per ascoltare la musica con l’audio spaziale, servono uno o più speaker Era 300 e un servizio di streaming che supporti i contenuti in Dolby Atmos.
Per goderti un’esperienza da cinema ancora più coinvolgente a casa, abbina due Era 300 come speaker posteriori a una soundbar potente, ad esempio Arc o Beam (Gen 2). Per maggiori informazioni su come configurare l’audio surround, consulta la Guida completa all’home theater Sonos.
Qualsiasi siano le tue esigenze d’ascolto, Era 300 offre possibilità sonore di nuova generazione.
“Grazie all’audio spaziale, la musica e i film acquistano nuova vita e riflettono le intenzioni dei creatori”, spiega Sarah Ryan. “L’esperienza d’ascolto è veramente incredibile”.
Le opzioni per ascoltare i contenuti sono in continua evoluzione, e lo stesso vale per Sonos. Seguiamo da vicino le ultime novità audio e cerchiamo di trovare nuovi modi per far ascoltare ai nostri clienti tutti i contenuti che preferiscono con Sonos. Continueremo ad aggiornare questo articolo con nuove informazioni, anche riguardo al lancio di nuove offerte per l’audio spaziale di altri partner di streaming. E vogliamo sapere che cosa ne pensi. Cos’altro vuoi sapere sull’esperienza d’ascolto con l’audio spaziale su Sonos? Usa il tag @sonos o mandaci direttamente un messaggio.